[Unita] Internet sotto censura il « modello » di Cina e Iran

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[…]i 300 milioni di internauti cinesi che lo scorso ottobre hanno raggiunto questa cifra tonda, la più alta del mondo. Ciò che hanno gradito meno – bocciandola come «violazione della privacy» al 96 percento, da una ricerca di una università cinese- è stato il Green Dam Youth Escort, il programma “Diga verde” da istallare obbligatoriamente su tutti i computer a partire dal 1° luglio scorso per un «necessario filtraggio».Il monitoraggio obbligatorio – ufficialmente un’operazione anti pedopornografia, di fatto in grado di colpire blogger e oppositori – è stato però posticipato per la protesta di colossi come Apple, problemi tecnici e commerciali. […] In Iran il regime di Ahmadinejad pur avendo recentemente acquisito in Europa la tecnogia più sofisticata continua ad avere grossi problemi a intercettare i ragazzi dell’Onda Verde.

[…]Non è facile intercettare i contenuti che si diffondono sul web come olio nell’Oceano. E soprattutto nelle democrazie occidentali è ancora considerato generalmente illegale. […] Nelle democrazie per controllarlo bisogna inserirsi nel flusso della comunicazione con tecnologie complesse e costose come il sistema intergovernativo Echelon o interventi autorizzati dalla magistratura. Per finalità antiterrorismo e di difesa dei copyright contro i «pirati» che scaricano musica e film gratis, c’è una forte pressione per modificare in senso restrittivo le libertà del web. […]

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